La politica estera dell’Europa, come ha confermato anche il vertice di ieri a Bruxelles, è un flop. Ma le spese aumentano: nel 2013 il dipartimento della Ashton è costato 508 milioni di euro, nel 2014 ne costerà 524 (+3 per cento). In particolare 200 milioni se ne vanno per la sede centrale, 7 per i viaggetti di Lady Ashton (che incassa il riguardevole stipendio di 346mila euro l’anno) e 300 milioni per le sedi sparse nel mondo. Particolarmente costose risultanto quelle di New York (61 persone) Tokyo (59 persone), Pechino (138 persone). Ma ci sono anche rappresentanze nei Caraibi, alle Barbados: 44 persone che costano quasi 6 milioni di euro (5.886.000), 33 alle isole Figi che costano 3 milioni di euro e 37 persone alle Mauritius (37 persone per coprire un’isola larga appena 47 chilometri? L’ambasciata britannica, per dire, si accontenta di 4 persone)… Molti di coloro che vivono in queste sedi “disagiate” (villo sontuose, piscine, e giardini tropicali) gode pure di un’indennità pagata dai cittadini europei: alle Figi, per esempio, è calcolata con un incremento del 25 per cento dello stipendio….

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